Talvolta capita, a noi italiani, di correr dietro (forse con troppo entusiasmo) alle star internazionali e nel contempo di snobbare artisti di casa nostra che, invece, all’estero sono osannati da pubblico e critica. A 22 anni Enrico Dindo era già 1° violoncello solista alla Scala ed il suo suono “che fluisce come una splendida voce italiana” colpì perfino Rostropovich. Negli stessi primi anni ’90 Pietro De Maria si imponeva in importanti concorsi internazionali. Entrambi cinquantenni e musicisti maturi, oggi rappresentano l’eccellenza della scuola interpretativa italiana nel mondo.
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