
Jean Rondeau clavicembalo
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J.J. Fux Harpeggio – Ciaccona
J. Haydn Sonata n. 31
W.A. Mozart Fantasia in re min. KV 397 – Adagio in si min. KV 540 – Sonata n. 1 in Do Magg. KV 279
M. Clementi Gradus ad Paranassum op. 44
n. 72 – Adagio sostenuto in Fa Magg.
n. 2 – Veloce in Do Magg.
n. 92 – Preludio Andante malinconico in do min.
L. van Beethoven Due preludi per piano o organo op. 39
C. Debussy Children’s corner – Doctor Gradus ad Parnassum (arr. Jean Rondeau)
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Jean Rondeau, con la sua pettinatura e la barba into the wild, sembra appartenere a una band indie-rock di Brooklyn. Invece, il trentenne musicista francese è uno dei più ricercati clavicembalisti in attività oggi. Descritto come “uno degli esecutori più naturali che si possano ascoltare su un palcoscenico di musica classica” dal Washington Post, è un vero e proprio ambasciatore globale del suo strumento. Il suo talento eccezionale e il suo approccio innovativo al repertorio per tastiera sono stati acclamati dalla critica. “Catturato dal suono” di un clavicembalo alla radio all’età di cinque anni, ne trascorre dieci a studiare con la rinomata clavicembalista Blandine Verlet al Conservatoire national Supérieur de Musique di Parigi per completare gli studi alla Guildhall School of Music di Londra. A soli 21 anni, è stato uno dei più giovani interpreti di sempre a vincere il Primo Premio al Concorso Internazionale di Clavicembalo di Bruges. Nel pieno di una florida carriera internazionale, riserva uno spazio anche per la nuova musica con la prima mondiale (commissione della BBC) di Furakèla di Eve Risser per clavicembalo solo al BBC PROMS. Debutta in Filarmonica con un concerto esclusivo che lo vedrà superare i confini del suo repertorio preferito verso Beethoven e – lungo la strada – Fux, Clementi e Debussy, che hanno fortemente influenzato la sua arte, portandoci a seguire la sua idea, la sua direzione di Gradus ad Parnassum (letteralmente “Passi verso il Parnaso”).
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