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NOTOS PIANO QUARTET



quartetto con pianoforte

Sindri Lederer violino
Andrea Burger viola
Philip Graham violoncello
Antonio Köster pianoforte

W.A. Mozart (1756-1791)
Quartetto per pianoforte n. 2 in Mi bem. magg. K 493
Allegro 
Larghetto 
Allegretto 

C. Galante (*1959)
Racconti in forma di quartetto
L’arpa di Saturno 
Fantasmi a colazione
Waiting (in vain?)
Incontri imprevisti 

J. Brahms (1833-1897)
Quartetto per pianoforte n. 2 in La magg. op. 26
Allegro non troppo
Poco Adagio 
Scherzo. Poco Allegro. Trio 
Finale. Allegro  

Fra le più notevoli formazioni da camera del nostro tempo, il Notos Quartett si è fatto apprezzare dalla critica musicale internazionale per la brillantezza del virtuosismo, il senso dell’equilibrio e la profonda musicalità. Dal 2017, anno della sua costituzione, il Notos ha ottenuto sei primi premi in concorsi internazionali in Olanda, Italia, Inghilterra e Cina. Ultimo in ordine di tempo l’Echo Klassik Award nel 2018, restituito dal Notos ai promotori del premio, non avendo condiviso la decisione della commissione di conferire l’Echo Pop a un album che al suo interno conteneva musiche antisemitiche e lesive dell’umanità delle persone. Fra i suoi appuntamenti più significativi, concerti alla Tonhalle Zürich, alla Moscow International House of Music, oltre alle prime esecuzioni di lavori a loro dedicati scritti da Beat Furrer e Bryce Dessner. L’attività artistica del Notos si propone anche di far conoscere opere dimenticate o ritenute marginali e lavori contemporanei scritti per quartetto con pianoforte. Questa scelta artistica traspare nell’album che ha segnato il debutto discografico per Sony Classical dal titolo Tesori ungheresi, nel quale si può trovare la prima incisione mondiale del Quartetto con pianoforte di Bartók. L’ampiezza delle scelte e dell’impegno artistico del Quartetto sono testimoniate dalle numerose registrazioni radio effettuate per le più famose emittenti tedesche, per BBC, France Musique, Radio 4 Hollande, P2 Sweden, IPR USA. Oltre alla presenza nelle sale da concerto europee più rinomate, il Notos Quartett è invitato regolarmente nel Sudest asiatico, dove spesso tiene masterclass per giovani interpreti. Il Quartetto si è formato artisticamente grazie agli insegnamenti e al sostegno dei Quartetti Alban Berg e Mandelring, di Clemens Hagen, Uwe-Martin Haiberg, Menahem Pressler e András Schiff. L’Ensemble è direttore artistico della Notos Chamber Music Academy. 

Note al programma 

Racconti in forma di quartetto, quattro quadri di vita quotidiana. Il brano evoca, in una chiave a tratti umoristica, quella melanconia “quotidiana”, parte della vita terrena, che caratterizza e a volte condiziona l’esistenza di ogni essere umano. L’arpa allude alla dimensione melanconica del canto sin dal titolo, nel quale l’arpa, strumento tradizionalmente legato ad Apollo, divinità del melos, diventa pertinenza di Saturno, astro che viene associato alla melanconia. Fantasmi è un pezzo dal carattere umoristico ispirato ai pensieri più misteriosi che colgono l’essere umano nella quotidianità. Waiting è una semplice canzone d’amore, centrata sul tema dell’attesa. Incontri allude a una passeggiata in una città frenetica e agli incontri bizzarri che possono avvenire durante il cammino. Carlo Galante  

Oltre ai quartetti per archi, Mozart scrive due quartetti per pianoforte, opere pionieristiche (lo strumento era agli esordi). Il primo movimento di questo quartetto ha un’abbondanza di temi lirici che si espandono a volontà. Il più incisivo è quello che stabilisce la chiave dominante, introdotto dal pianoforte e subito ripreso dal violino. Questa idea nutre tutto lo sviluppo, gli archi si impegnano in un serrato dialogo imitativo su rapide scale e arpeggi del pianoforte. Il Larghetto, in forma sonata, è un movimento intenso, con uno sviluppo appassionato che inizia con una drammatica rilettura della frase di apertura – momento che riecheggia, con un nuovo tocco, all’inizio della coda, ricca di melodie aggraziate e vivaci. Al centro uno spunto che inizialmente sembra essere semplicemente transitorio ma tornerà più volte: un brusco unisono per i tre archi a cui risponde una frase sincopata implorante al pianoforte.  

Una delle innovazioni di Brahms è quella che Schönberg chiama variazione in sviluppo: una serie di cambiamenti relativamente piccoli ai temi, trasformati gradualmente in qualcosa di nuovo. Ne è un esempio chiaro il primo movimento di questo quartetto, in cui il motivo iniziale viene progressivamente esteso e variato. L’affascinante e lungo Poco Adagio è più libero nella forma, le sue belle melodie sono accompagnate da trame degli archi con sordina e arpeggi del pianoforte. Il grazioso tema dello Scherzo è interrotto dalla potenza del fortissimo Trio, dove il pianoforte e gli archi competono per far valere le proprie ottave. Questa potenza sprigionata continua nel Finale dal sapore ungherese con la sua coda ancora più energica. Alessandro Arnoldo 


Info e Biglietti
Event Details