SUL FILO DELL’ANIMA: SUONI E VISIONI – SECONDO INCONTRO

Paola Camponovo, soprano
Alfredo Blessano, pianoforte
Giuliana Marin, approfondimento storico e psicologico
Susanna Gregorat, approfondimento all’opera d’arte

Franz Schubert
(Vienna 1797 – Vienna 1828)

An die Nachtigall D. 497

⁠Alban Berg
(Vienna 1885 – Vienna 1935)

Die Nachtigall op. 7 n. 3

Anton Webern
(Vienna 1883 – Mittersil 1945)

Drei Lieder op. 25

⁠Richard Strauss
(Monaco di Baviera 1864 – Gramish Partenkirchen 1949)

Mädchenblumen

Mario Zafred
(Trieste 1922 – Roma 1987)

Vergers

⁠Raffaello de Banfield
(Newcastle upon Tyne 1922 – Trieste 2008)

Ermione

Gian Francesco Malipiero
(Venezia 1882 – Treviso 1973)

Quattro sonetti del Burchiello

⁠François Poulenc
(Parigi 1899 – Parigi 1963)

Cinq poèmes de Max Jacob

⁠Henri Duparc
(Parigi 1848 – Mont-de-Marsan 1933)

Invitation au voyage

Introduzione all’incontro

Artista tra i più colti, complessi e versatili del panorama triestino del primo Novecento, Cesare Sofianopulo fu figura centrale nel dibattito critico sulle arti e nelle trasformazioni storiche e sociali che segnarono la città durante e dopo l’annessione all’Italia. Descritto come “personaggio irripetibile, affascinante e scomodo”, incarna l’anima inquieta e molteplice della Trieste mitteleuropea: greco per origine e cultura, italiano nel cuore, ma segnato da un pensiero nordico e aperto. Formatosi a Monaco di Baviera con Angelo Yauck e Franz von Stuck, protagonista della Secessione monacense, fu artista eclettico, profondamente interessato anche alla musica, alla poesia e alla letteratura. Il nipote Marco Sofianopulo, compositore e direttore della Cappella Civica di San Giusto, ha ricordato il legame profondo tra Cesare e il mondo musicale. I suoi numerosi autoritratti rivelano una costante riflessione sull’identità, tra travestimenti e metamorfosi, in sintonia con il pensiero di Pirandello. Un’attitudine che affonda le radici nella sua personalità sfaccettata, ma anche in esperienze come le rappresentazioni in costume greco con Raymond Duncan a Parigi o le feste a tema del Circolo Artistico triestino, che animavano la vita culturale della città.

 

Cesare Sofianopulo, Autoritratto bifronte (Autoritratto pirandelliano), 1936 circa, olio su tela, 117X96 cm, dono famiglia Sofianopulo

PAOLA CAMPONOVO

Prima degli studi di Musica Vocale da Camera a Firenze, ho studiato il canto lirico con Lina Vasta e successivamente mi sono diplomata al Conservatorio di Milano, nella classe di Annamaria Pizzoli. Ho avuto l’opportunità di perfezionare il repertorio operistico con Marco Berti, Domenico Colaianni, Andrea Concetti e Tiziana Fabbricini, e successivamente la vocalità cameristica con Valentina Valente e con Leonardo De Lisi. Amante dell’arte in generale, ho intrapreso un lungo percorso di studio delle arti all’Università degli studi di Milano, laureandomi sia in Storia e Critica dell’Arte che in Musicologia, e conseguendo successivamente il dottorato di ricerca in Scienze del Patrimonio Letterario, Artistico e Ambientale. Nel 2013 ho vinto una delle principali competizioni italiane di canto lirico, il concorso AsLiCo di Como; ho inoltre vinto il premio per la musica vocale da camera al Concorso lirico internazionale A. Maliponte di Milano.

Mi esibisco regolarmente in formazione cameristica in Italia e all’estero (Francia, Germania, Svizzera). Dal 2022 insegno musica vocale da camera presso il Conservatorio di Parma. Sono inoltre attiva come musicologa e ricercatrice e ho curato, presso lo stesso conservatorio, la catalogazione del Fondo Arrigo Boito in occasione del centenario dalla morte del compositore.

ALFREDO BLESSANO

Ho iniziato lo studio del pianoforte a Trieste con Nino Gardi e mi sono poi trasferito a Milano per studiare nella classe di Vincenzo Balzani al Conservatorio G. Verdi, dove ho conseguito due lauree in Pianoforte col massimo dei voti e la lode. Come solista ho ottenuto premi e riconoscimenti in numerosi concorsi nazionali ed internazionali, perfezionandomi con Maurizio Baglini, Maria Teresa Carunchio, Giorgio Lovato, Leonel Morales, Roberto Plano, Roberto Prosseda, Daniel Rivera, Steven Spooner, Gabriel Tacchino… Ho poi approfondito lo studio del pianoforte nel repertorio liederistico e dell’accompagnamento con Anna Toccafondi. Nel 2018 ho eseguito in prima italiana l’opera La cathédrale d’Ani del compositore Jean-Pierre Deleuze. Ho avuto la possibilità di collaborare con importanti enti e istituzioni, come il Festival Liederìadi e l’Accademia del Teatro alla Scala. Nel 2019 sono stato accompagnatore delle classi di viola, flauto e percussioni del Conservatorio di Firenze. Sono inoltre laureato in Scienze della Musica e dello Spettacolo all’Università degli studi di Milano e, presso lo stesso ateneo, frequento attualmente il dottorato di ricerca presso il Dipartimento di beni culturali e ambientali.

GIULIANA MARIN

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