
Cunto Saraceno Remix
CUNTO SARACENO REMIX
Morte di Gesù Giufà Orlando
Gaspare Balsamo testo, interpretazione e regia
Cesare Basile voce, chitarra, elettronica
Giovanni Arena contrabbasso
Musiche originali scritte ed eseguite dal vivo da CESARE BASILE e GIOVANNI ARENA
Cunto saraceno è uno spettacolo in forma di cunto, poesia e musica. Il testo è costruito e si ispira liberamente ad alcune parti delle Novelle saracene dello scrittore siciliano, più volte candidato al Nobel per la letteratura, Giuseppe Bonaviri. Una ispirazione letteraria e orale in cui confluiscono secoli di storia fatta in Sicilia da siculi, greci, arabi, normanni, spagnoli. Una storia insolita attraverso una lingua nativa, materna, vibratile, mobile e emotiva per oracolare essenzialità. È davvero la scoperta di un’area, spesso ignota, della favolistica siciliana su cui autori, scrittori, folkloristi non hanno sempre lavorato.
Ambientato in un Medioevo siciliano al contempo reale e assurdo, troviamo i nostri protagonisti, Gesù e Giufà, stranamente saraceni, e il paladino Orlando perseguitati dal Re Federico II Re e dal Papa santità difensori della cristianità. Un viaggio, le cui coordinate spazio-temporali annullano ogni certezza e convenzione storica, e dove la fantasia lirica e la narrazione sapienziale magico-contadina evocano e raccontano il ribaltamento di un mondo antico e fantastico che narra di saraceni siciliani scacciati dalle loro terre e dalle loro case e la cui ribellione al potere costituito si trasforma in un percorso alla riscoperta del sé. Un ribaltamento effettuato dal racconto in scena, dove la religione cristiana e quella musulmana si rovesciano l’una nell’altra per contaminazione favolosa e dove le figure simboliche dei personaggi si dislocano dai loro contesti mitici, tradizionali e letterari: Orlando paladino che corre in soccorso di Gesù saraceno che è simmetrico all’amico Giufà nero e gigante a cui è pure concessa la podestà di fare miracoli. Lo scenario della cacciata e della persecuzione di un popolo dalla propria terra e la cancellazione della propria matrice culturale, argomento oggi più che mai attuale e tragico, irrompe nello spettacolo violentemente e drammaticamente come un grido e una bandiera di pace e speranza attraverso un cunto civile e sacro che tenta in questa particolare prospettiva di dare anche una risposta alternativa all’appello di Papa Francesco quando chiede agli artisti di consegnarci un nuovo volto di Gesù.
Saraceno, l’aggettivo che compare nel titolo, non è solo decorativo e ornamentale. Un popolo di saraceni: contadini, crapai e pecorai, fabbri, cicorai e ricottari, artigiani si agitano sul palcoscenico di una Sicilia ombelico del mondo dove una nuova trinità saracena, Gesù Giufà Orlando, rappresentano emozionalmente una cultura e una tradizione che hanno dapprima visto il Mediterraneo sedimentarsi in sé e ora sopravvivere quasi clandestino al mondo dominante. Sfidano le menzogne e le omissioni del passato, del presente e del futuro con durlindane, miracoli naif, illusioni, bastoni e distruzioni. Simboleggiano che si può rimanere padroni della propria matrice culturale nelle evoluzioni delle cose, e per questo Cunto Saraceno è il nostro cunto civile contemporaneo.
Il progetto artistico, di nuova produzione, vede impegnati nella realizzazione dello spettacolo l’attore, autore, regista e cuntista Gaspare Balsamo, il cantautore Cesare Basile e il contrabbassista e compositore Giovanni Arena, in una dimensione scenica in cui si evocano e sperimentano alcuni linguaggi teatrali e musicali che appartengono alla matrice culturale siciliana e mediterranea quali il cunto, la musica e la canzone d’autore e varie sonorità ricreate secondo le sensibilità artistiche e le esperienze autoriali degli artisti coinvolti.
Gaspare Balsamo è nato a Erice (TP) nel 1975. Attore, autore, regista e cuntista siciliano, ha appreso l’arte del cunto siciliano con il maestro Mimmo Cuticchio e egli stesso è oggi uno dei maggiori rappresentanti del cunto della nuova generazione. È autore di diversi testi teatrali, nei quali figura come interprete. In essi, il cunto è strumento di denunce e squarci non editi. I suoi testi sono stati pubblicati da Editoria&Spettacolo. Ha collaborato con la Fondazione RomaEuropa Festival e con la Fondazione Fiumara D’arte. Inoltre varie sono le sue collaborazioni con musicisti e gruppi appartenenti al mondo della Word music e della musica popolare.
In radio ha partecipato con la Deutschlandradio Kultur al progetto di radio dramma Orca dall’Horcynus Orca di Stefano D’Arrigo.
È uno dei protagonisti del film Cuntami di Giovanni Taviani. Nel 2021 ha vinto il premio Irritec-SalinaDocFest XV edizione per lo spettacolo Ciclopu.
Nel 2022 ha vinto il Premio Pino Veneziano XVIII edizione. Studia e pratica scherma corta e bastone siciliano.
Tra i suoi spettacoli: Camurria (2006), Muciara. Non è più un mare per tonni (2008), Isola Zavorra (2009), Tratte-Harraga dei mari e dei deserti (2010), Tresssicilie. Abbecedario di decolonizzazione (2011), Don Chisciotte in Sicilia (2012), Uno come a Peppino (2013), Trinacria sulla luna, Pitrè senza gravità (2015), Ciclopu (2017), Epica fera (2018), Omu a mari, il cunto delle sirene (2021), Melos-kouros di Sicilia (2022), Simposio, il cunto d’amore dei cattivi maestri (2023), Periplo-Chisciotte, Buttitta, Colapesce (2024).
Al cinema ha partecipato ai film: L’ultimo dei corleonesi (2007) regia di Alberto Negrin, Mare nostro (cortometraggio 2009) regia di Andrea D’asaro, Il venditore di ispirazioni (web series 2018) regia di Francesco Murana, Cuntami (2021) regia di Giovanna Taviani, Sciatu meo (cortometraggio 2023) regia di Alessio Genovese, Samad (2023) regia di Marco Santarelli, Un giorno di prova (2024) regia di Franco Jannuzzi.
Cesare Basile è un musicista compositore siciliano attivo sulla scena dai primi anni ottanta.
Ha fatto parte di band seminali dell’underground italiano come Candida Lilith, Kim Squad, Quartered Shadows.
Il suo esordio solista è del 1994 quando, conclusa l’esperienza berlinese con i Quartered Shadows, pubblica l’album La Pelle cui seguono fino al 2019 dieci album in studio e un live.
Ha collaborato con diversi nomi della scena italiana e internazionale fra cui John Bonnar (Dead Can Dance), John Parish, Hugo Race, Steve Wynn (Dream Syndacate), Stef Kamil Carlens (Deus), Robert Fisher (Willard Grant Conspiracy), Sanou Ag Ahmed (Terakaft, Tinariwen), Nada Malanima, Manuel Agnelli (Afterhours), Alfio Antico.
Dal 2013 la sua ricerca musicale è dedita alla musica popolare afro mediterranea declinata letterariamente attraverso l’uso della lingua siciliana.
Vincitore di due Premi Tenco (uno rifiutato per motivazioni di lotta politica) pubblica oggi per Viceversa records Saracena, album dedicato al dramma palestinese e alle diaspore degli ultimi.
Giovanni Arena è un musicista con molteplici esperienze. Ha al suo attivo progetti e formazioni musicali quali Dounia, Libertango 5tet, Pocket Poetry Orchestra, Bastione degli ‘Nfetti, GoodWine Band, Luftig, Deragliamento Ensemble, Three Phase. Ha suonato, registrato e collaborato con musicisti e artisti della scena nazionale e internazionale attivi in vari generi musicali e in diversi ambiti dello spettacolo, tra i quali Rita Botto, Leo Gullotta, Pilar, Alessandro Mannarino, Gianni Bella, Jacob Fisher, Paolo Russo, Eyal Maoz, Paolo Buonvino, Cochi Ponzoni, Biagio Guerrera, Fabrizio Puglisi, Hugo Race, Marta Collica, Claudio Lugo, Mukthar Ahmad, Carlo Muratori, Cecilia Pitino, Alfio Antico, Juri Camisasca, Mario Incudine, Ninni Bruschetta, Tony Canto, Tony Bungaro, Matteo Becucci, Salvo Rapisarda, Giovanni Moschella, Nico Note, Alex Meguire, Stefano Maltese, Joel Stangle. Ha realizzato produzioni musicali, arrangiamenti e composizioni per diverse realtà discografiche italiane, per spettacoli di teatro, reading, teatro musicale e spettacoli di danza. Alcuni suoi brani sono stati utilizzati in colonne sonore di film e documentari, e come sigle radiofoniche. Svolge al contempo un’attività compositiva di ricerca in ambito cameristico e orchestrale, e alcuni suoi lavori sono stati eseguiti all’interno di concerti e stagioni concertistiche quali Piano Day 2022, Stagione Concertistica 2019 dell’Istituto Italiano di Cultura di Mosca, Festival Percussioni 2020 Campobasso, Stagione concertistica del Teatro Massimo V. Bellini di Catania, Stagione Concertistica dell’Istituto V. Bellini di Catania, Stagione Concertistica A.M.E. Catania, da solisti, gruppi cameristici e orchestre quali Maria Grazia Bellocchio, Graziella Concas, Isabella Libra, L’Offerta Musicale Ensemble, Ensemble di Percussioni del Conservatorio L. Perosi di Campobasso, Orchestra Catania Musica, Orchestra del Teatro Massimo V. Bellini di Catania. È stato finalista al Concorso Internazionale di Composizione T.E.M. Città di Udine (2010), e al Concorso Internazionale di Composizione Premio Marzio Rosi (2020). Alcuni suoi lavori sono editi da Diaphonia Edizioni Musicali. Ha al suo attivo numerose tournée musicali e teatrali, e si è esibito in prestigiose rassegne e stagioni concertistiche nazionali e internazionali in Italia, Brasile, Danimarca, Polonia, Turchia, Inghilterra, Svizzera, Grecia, Tunisia, Portogallo, Francia.
