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L’AML dà il benvenuto al nuovo direttore artistico del Giglio, Brandani, e ribadisce la necessità di un lavoro condiviso, per il bene della comunità

L’Associazione Musicale Lucchese dà il benvenuto al nuovo direttore artistico del Teatro del Giglio, M° Jonathan Brandani, direttore d’orchestra la cui solida formazione e il cui talento musicale sono riconosciuti internazionalmente. Contestualmente, coglie l’occasione per ringraziare il M° Aldo Tarabella e tutto lo staff del Teatro per il lavoro svolto e per la preziosa collaborazione che da oltre dieci anni unisce i due enti, come attestato – tra l’altro – dai numerosi progetti e dai vari artisti inseriti nella “Hall of fame” del sito web del Teatro, dove spiccano personaggi di fama nazionale e internazionale. Nei giorni scorsi i vertici delle due istituzioni si sono tempestivamente interfacciati per chiarire l’esistente, le prospettive future e le possibili strategie da attuare insieme, nell’interesse della comunità.

Nell’esprimere quindi convintamente i migliori auspici al Teatro per il nuovo corso e per l’offerta culturale che lo stesso sarà in grado di proporre e offrire – stante la sua fondamentale posizione nel panorama culturale – l’Associazione Musicale Lucchese intende però precisare alcuni aspetti, alla luce delle recenti dichiarazioni del nuovo direttore, M° Brandani.

Per uno sviluppo culturale significativo della nostra città, in grado di garantirle attenzione e prestigio internazionale e favorire positive ricadute in settori strategici come quelli del turismo, del commercio e dell’economia in generale, è necessaria una concreta interazione tra le istituzioni culturali storicamente affermatesi sul territorio, così come da sempre auspicato dal sindaco Tambellini.
In tale ottica l’AML, nei suoi quasi 60 anni di attività, non solo ha fornito un fondamentale contributo alla valorizzazione del patrimonio musicale lucchese, ma ha ospitato i grandi nomi del concertismo internazionale, come Richter, Pollini, Muti, Zimerman, Gandolfi, Hartelius, Luisotti, Spivakov, Schiff, Faust, Metha, Sokolov, Maria Agresta, Omar Meir Wellber, la Filarmonica della Scala, membri dei Berliner Philharmoniker.
Dal 2015 propone, in collaborazione proprio con il Teatro del Giglio, il Lucca Classica Music Festival, manifestazione che in breve tempo ha conquistato un posto rilevante a livello nazionale e internazionale, tanto da essere citata nei volumi “Musica” ed “Europa” dell’Enciclopedia Treccani. La manifestazione ha meritato l’attenzione di Rai Radio3, Rai Cultura, Rai 5, La 7, TGR Toscana e dei principali quotidiani nazionali, ritagliandosi spazio sulle prime pagine di testate quali La Stampa e su magazine che guardano al turismo culturale come Bell’Italia e Gardenia, diventati mediapartner della manifestazione. Il Festival ha acquisito rilievo internazionale, con ampi margini di crescita davanti a sé, grazie anche alle collaborazioni con il Teatro dell’Opera di Roma (per il balletto), con il Cortile dei Gentili, con l’Istituto Treccani, con il Mozarteum di Salisburgo, con il Royal College of Music di Londra, senza dimenticare il virtuoso rapporto con il conservatorio “Luigi Boccherini” e con tutte le realtà di riferimento culturale della città e non solo.
È stato realizzato un sistema, un modus operandi che, attraverso un accurato lavoro su sponsor privati anche di livello nazionale, interessati a investire sulla manifestazione, è stato capace di attrarre significative risorse economiche sul nostro territorio.
Il Festival ha ospitato personaggi di rilievo internazionale come Sofja Gubaidulina (Leone d’oro alla carriera alla Biennale di Venezia), Mario Brunello, Giovanni Sollima, Ilya Gringolts, Norma Winstone, Beatrice Rana, Eleonora Abbagnato e personaggi della cultura come Gustavo Zagrebelsky, Massimo Bray, Guido Tonelli, Gherardo Colombo. Personaggi come Sir Antonio Pappano, Brunello Cucinelli, Raina Kabaivanska, Eleonora Abbagnato, il Cardinale Gianfranco Ravasi sono diventati soci onorari dell’AML avendo apprezzato e riconosciuto il valore, l’originalità e la qualità che Lucca Classica esprime ed è in grado di proporre.
Dopo due anni in cui la pandemia ha costretto il Festival a uno speciale format estivo, Lucca Classica tornerà dal 23 aprile al primo maggio, con un’importante edizione.

Ben vengano quindi le idee e i progetti proposti dal nuovo direttore artistico del Teatro, ma si tenga conto del tessuto sociale e culturale che si è sviluppato e rafforzato in questi anni, dove c’è già un Festival di rilevanza internazionale che è in costante crescita e nel quale vengono realizzati progetti di notevole qualità musicale con ospiti di grande livello sia nel settore musicale che in quello culturale in generale. Far crescere questo Festival, nato proprio dalla collaborazione tra AML e il Teatro, è e deve essere l’obiettivo delle due istituzioni. Siamo certi che la collaborazione con il Teatro che in questi anni ha consentito al Lucca Classica di affermarsi e di crescere potrà continuare e trovare nella nuova direzione artistica ulteriori occasioni di consolidamento e arricchimento della sua posizione di prestigio unanimemente riconosciuta nel mondo musicale, artistico e culturale italiano.

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